Dalle pendici del Monte Somma, dai terreni fertili, ricchi di minerali come il potassio, elemento noto per l’influenza positiva sulla qualità organolettica dei frutti, arriva un dono….. la PELLECCHIELLA: una particolare qualità di albicocche che ha il riconoscimento IGP e che matura a partire dalla prima metà di giugno. La sua polpa particolarmente dolce e carnosa, i suoi colori aranciati e sfumati, non mi lasciano indifferente! Ho “scovato” un contadino, ho scoperto la sua terra, conosciuto i suoi alberi di albicocco, è stato amore a prima vista ( con gli alberi…. non col contadino, buon uomo di più di 70 anni)!!! Da sempre mia mamma prepara le conserve per l’inverno, e la tradizione ( radicata in me) continua! Oggi vi propongo la marmellata di “pellecchielle”, vi proporro in un prossimo articolo anche il succo di frutta….”un nettare” dai sapori unici come unico è il mio Vesuvio ( un pò di campanilismo concedetemelo…. )!!
Ingredienti:
1- Albicocche 1 Kg
2- Zucchero 0,450 Kg ( io ho usato lo zucchero di canna)
3- Tanto amore per la verità dei sapori.
4- Niente altro
Procedimento:
-Sciacquate bene le albicocche, se non sono Bio, come ogni frutto o verdura, lasciatele 30 minuti in acqua, così perderanno i fitofarmaci idrosolubili, e poi risciacquate “a soddisfazione”.
-Denocciolatele, e privatele di eventuali parti “troppo mature” marroncine. Se preferite la marmellata a pezzettoni, potete tagliarle in questa fase, io la passerò col frullimix per averla “vellutata”, quindi le lascio a metà per adesso!!
-Inseritele in una pentola capiente, unite anche lo zucchero, e accendete la fiamma medio alta!
-Lasciate cuocere, mescolando spesso!
Per la tempistica, non posso darvi tempi perfetti e precisi, ma solo orientativi, perchè la cottura dipende dal grado di maturità dell’albicocca, dalla sua grandezza e dalla fiamma del fornello personale di casa.
-Dopo circa 25 minuti ( vedi foto), frullare col frullimix.
-Far cuocere per circa 5/10 minuti ancora ( dipende dalla consistenza che più gradite), e poi ancora calda, inseritela nei barattoli!!
-“Attappate, attappate BENE!”
Personalmente dopo gli do sempre una bollitura, così sono certa al 100% che la mia marmellata la potrò gustare anche dopo un anno ( anche se non ci arriverà maiiii!)
– Dopo aver chiuso bene i barattoli, prendete una pentola molto alta e capiente, sul fondo mettete un panno ( servirà ad attutire i colpetti che il barattolo subirà a causa del bollore), e riempite con acqua ben calda ( perchè essendo i barattoli caldi, se mettessimo l’acqua fredda riscchieremmo la crepatura degli stessi per lo sbalzo termico), quindi inseritevi i barattoli col tappo verso l’alto. Rabboccate di acqua fino a superare i barattoli di tre dita di acqua ( devono essere totalmente immersi nell’acqua).
-Accendete la fiamma ed aspettate il bollore, appena bolle fate bollire per un ora ( voi riposatevi mi raccomando), poi spegnete e lasciate raffreddare i barattoli senza toglierli dalla pentola, in pratica dimenticateveli ……!
-Quando l’acqua avrà raggiunto la temperatura ambiente, asciugateli, se volete etichettateli, e conservateli!!!
Quando, in inverno, gusterete questa prelibatezza, per colazione, o per farcire una crostata, sarà l’esplosione dell’estate tra miliardi di papille gustative, le vostre!!!!
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